Originario di Mogliano Veneto, sono tornato a vivere a Treviso al termine di alcune esperienze lavorative all’estero. Oggi sono imprenditore in vari settori, tra cui la ristorazione. Crescere a Mogliano Veneto ha significato assimilare il profondo spirito sportivo che anima questa città, recentemente designata Città Europea dello Sport 2025. Una comunità sana, dinamica, che alla passione e alla pratica del rugby, sport centrale nella vita cittadina, ha saputo affiancare lo sviluppo di altre discipline importanti, come la scherma. Un’esperienza importante, promossa da un ex presidente del Mogliano Rugby, che ha tenuto a battesimo e fatto crescere atleti della levatura di Bebe Vio, a sua volta grande appassionata di rugby.
Una passione in costante crescita
Prima il liceo a Mogliano, poi il trasferimento a Milano dove ho studiato economia aziendale presso L’Università Luigi Bocconi. Un periodo di grande impegno ma anche di radicamento nella realtà sportiva locale grazie all’inserimento nel CUS Milano e nella squadra dello stesso ateneo di cui sono stato capitano. Le numerose esperienze lavorative seguite alla conclusione degli studi non mi hanno mai distolto dalla passione e dalla pratica del rugby. In ogni angolo di mondo ho cercato un club dove poter giocare per sentirmi subito integrato nella nuova comunità: esperienze che mi hanno offerto l’opportunità di confrontarmi con atleti e professionisti di tutto il mondo, sia dal punto di vista tecnico che organizzativo. Tra queste, una tra le più significative è stata la stagione sportiva vissuta a Brisbane con il GPS Rugby, fondato nel 1887, il più antico club del Queensland e uno tra i più gloriosi d’Australia. Un’altra esperienza che porto nel cuore è quella vissuta a Dublino con il Clontarf Rugby Club, fondato nel 1876, tra i club più gloriosi d’Irlanda.
Un ritorno alle origini per vincere
Un fil rouge che ha contrassegnato anche il mio rientro in Veneto, dove prima ho giocato con il Villorba per poi entrare nella società del Mogliano Veneto Rugby dove sono giunto a ricoprire la carica di Vicepresidente. L’impegno in questo club, culminato nella vittoria dell’Under 18, ha significato per me un cambio di passo cruciale per quanto avrei successivamente dedicato, in termini di coinvolgimento umano e sportivo, al settore rugbistico. Nell’alvo dell’esperienza da Vicepresidente ho fondato il Mogliano Rugby Friends ASD di cui sono diventato Presidente. In questa nuova società ho operato con l’obiettivo di sostenere e promuovere il valore sociale e collettivo del rugby, con il fine di rendere il club un luogo di aggregazione dove portare i figli a giocare in un contesto socialmente sereno e sicuro. Contestualmente, ho frequentato il corso di Management dello Sport presso SDA Bocconi School of Management. La pandemia, con le conseguenze che ha prodotto a livello sociale ed economico, mi ha incoraggiato ad impegnarmi ancora di più a favore del club, dando vita ad innovativo progetto sportivo che mi ha portato ad essere il Presidente del nuovo Mogliano Veneto Rugby; una struttura societaria innovativa il cui azionariato fa riferimento al Consorzio In Meta, che raggruppa un importante numero di aziende. Una formula inedita fino a quel momento nel rugby, al contrario di altri sport, come ad esempio il basket. Lo scopo di questa azione è stato quello di offrire alla società basi solide, fondate non sulle singole persone ma su un numero cospicuo di impresse che, nell’ambito di una strategia di responsabilità sociale estesa, potessero contribuire attivamente a dare stabilità finanziaria al club.
Una prospettiva d’eccellenza
Un club che si rispetti deve necessariamente guardare al futuro. Per questo, un’opzione inderogabile del Mogliano Veneto Rugby, insieme al raggiungimento della stabilità finanziaria, è sempre stata quella di accompagnare la crescita di giovani talenti. Sostenuto da questo forte proposito, il Mogliano è stato il primo club a costituire un’accademia grazie alla quale, negli ultimi 15 anni, sono stati formati il maggior numero di giocatori delle Nazionali. Un primato che io, da Presidente, non ho mai smesso di alimentare per strutturare una formazione d’eccellenza che ha fatto crescere molti giocatori, poi approdati proprio in nazionale. Oggi, dopo aver consolidato la società, avendola dotata di strumenti, competenze e funzionalità capaci di garantirne ulteriore crescita, sono pronto a mettere la mia esperienza al servizio di nuove importanti sfide!