Rinnovare la FIR


Galassia Federazione, competenza e capillarità

Innovare, ripensare e efficientare. Pochi ma precisi obiettivi per rendere più dinamica e efficace l’azione di governo e impulso che l’intero movimento federale può implementare per posizionare il rugby ai vertici dell’universo sportivo nazionale

Quello che propongo:

  • Un percorso di rinnovamento in termini di sostenibilità economica, gestionale e sociale
  • Una revisione della governance all’insegna di un’amministrazione più efficace e mirata
  • Un riposizionamento della Federazione commisurato alla sua rilevanza
  • Un’azione di spending review per imprimere un’impostazione strutturale efficiente
  • Una nuova Clearing House

La Federazione Italiana Rugby è la prima ambasciatrice del valore sportivo e socioeconomico del rugby. In un contesto sportivo sempre più orientato all’efficienza, alla dinamicità, all’inclusione e al dialogo esterno, la FIR deve compiere alcuni passi in avanti per far guadagnare a questa disciplina una collocazione commisurata alla sua importanza.

Per questo propongo un percorso di profondo rinnovamento all’insegna di principi di sostenibilità, efficientamento gestionale e economico, maggiore apertura e collaborazione con il resto del mondo sportivo nazionale e internazionale, di resilienza e accoglienza di nuove istanze che possono provenire da giovani risorse. In questo solco si colloca, a mio avviso, una profonda ristrutturazione dell’organigramma interno, attraverso l’introduzione di:

Una governance più efficace con l’introduzione di nuove figure manageriali (Consiglio federale):

  • Direttore Generale (Chief Executive Office, CEO)
  • Direttore Finanziario (Chief Financial Officer, CFO)
  • Comitato “Director of Rugby”

Una amministrazione più moderna e agile con la creazione di:

  • Ufficio auditing e controllo di gestione
  • Ufficio nuove infrastrutture sportive

Direttori Comitato Regionale/Territoriale

Gli organi territoriali sono il braccio operativo fondamentale per il buon funzionamento delle Federazione e per la diffusione capillare di una cultura rugbistica in tutto il Paese. I Comitati regionali devono essere strutturali e gestiti in modo professionale tramite profili manageriali (direttori) che possano beneficiare di percorsi formativi e qualificanti relativi al mondo professionale e manageriale legato al rugby italiano, impegnati full time e slegati da eventuali cambi di vertice. Un’azione all’insegna di progettualità, professionalità, efficientamento.

I direttori dei Comitati regionali e/o territoriali avranno il compito di:

  • Recuperare risorse per sostenere la crescita del rugby
  • Sostenere i progetti dei club
  • Più stretta e costruttiva relazione con gli enti locali
  • Gestione del Comitato Regionale

Una nuova Clearing House

Quanti, in molte dei nostri club, hanno dovuto ingaggiare vere e proprie “battaglie” per ricevere quelli che ad oggi sono ancora i “premi di formazione tecnica” (una volta definiti “Indennità formativa”), ovvero i riconoscimenti attribuiti a fronte dei programmi di formazione che vengono somministrati ai ragazzi tra i 14 ai 18 anni, e che vengono erogati ai club solo quando gli stessi ragazzi hanno tra i 18 e i 26 anni.

Una modalità di erogazione che incontra almeno due ordini di problemi:

  • Il timore dei club di “perdere memoria” di tale contributo, soprattutto se nel frattempo il presidente e/o i vari dirigenti del club sono cambiati.
  • L’attribuzione di tali premi non ai club in cui è stata realizzata la formazione ma a quelli club dove l’atleta va a competere.

Una soluzione che si chiama Clear House

Attiva nel settore calcistico già dal 2022, la Clear House è un organismo indipendente, operante sotto il controllo della Federazione, cui spetta la responsabilità di garantire il corretto funzionamento e l’elaborazione dei pagamenti per i premi di formazione tra i club e/o tra club e la Federazione (training compensation e solidarity contribution).